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Superbonus 110%: come funziona, in breve

In questa mini-guida facciamo il punto per capire meglio come funziona l’Ecobonus 110% a seguito della Legge di Bilancio 2021: quali sono i lavori che rientrano nelle agevolazioni, chi e come può beneficiarne.

Dato che si tratta di un argomento ampio e con molte casistiche, il nostro intento è qui di fornire una sintesi il più possibile utile e comprensibile dei requisiti generali, senza la pretesa di essere esaustivi.

Fatta questa dovuta premessa, vediamo ora insieme come funziona il Superbonus 110%.

Indice

Superbonus 110%: cos’è e quali sono le scadenze da rispettare

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale che incentiva i lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.

Prevede una detrazione IRPEF del 110% per le spese sostenute e documentate oppure, in alternativa, la possibilità di ottenere la cessione del credito o lo sconto direttamente in fattura.

In questo modo può consentire, in pratica, di effettuare una serie di interventi in casa a costo zero.

La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato le scadenze dell’Ecobonus: l’agevolazione, infatti, è ora prevista per le spese sostenute fino al 30 giugno 2022.

Per i condomini sarà consentito proseguire i lavori fino al 31 dicembre 2022, a patto che almeno il 60% dei lavori sia completato entro il 30 giugno 2022.

Superbonus 110%: interventi e limiti di spesa

Quali sono i vincoli da rispettare e gli interventi che possono usufruire del Superbonus? Vediamo insieme i principali.

Innanzitutto, è bene sapere che i lavori devono portare al miglioramento di almeno due classi energetiche, che va dimostrato tramite Attestato di Prestazione Energetica (APE), rilasciato da un tecnico abilitato.

Bisogna poi distinguere tra interventi trainanti e trainati: i primi sono quelli ritenuti prioritari e consentono di portare lo sgravio al 110% anche per gli altri interventi, se effettuati congiuntamente con i primi.

Tra i lavori trainanti troviamo:

  • il cappotto termico – più nello specifico, “Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo o dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente e che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno, sita all’interno di edifici plurifamiliari”.
    Il limite massimo di spesa è di:
    • 50.000 € per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
    • 40.000 € moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari);
    • 30.000 € moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (edifici composti da più di 8 unità immobiliari);
  • gli impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria – più nello specifico, “Interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti e che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari”.
    La detrazione prevista è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 30.000 € ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Tra gli interventi trainati, troviamo invece per esempio:

  • montaggio di pannelli solari;
  • infissi;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • eliminazione delle barriere architettoniche…

Superbonus 110%: chi può usufruirne

Possono beneficiare dell’agevolazione i seguenti soggetti:

  • condomini;
  • persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni (quest’ultima specifica non è da considerarsi in caso di lavori riguardanti parti comuni condominiali);
  • istituti autonomi case popolari (IACP);
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa, onlus, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato;
  • associazioni sportive dilettantistiche.

Superbonus 110%: detrazione, sconto in fattura o cessione del credito

Il beneficiario ha la possibilità di:

  • accedere alla detrazione fiscale, pagando l’intero importo dei lavori e ricevendo il 110% degli importi ammessi dilazionati in 5 quote annuali e in 4 quote annuali per la parte di spesa sostenuta nel 2022;
  • ricevere uno sconto in fattura del 100% dall’impresa che realizza i lavori, in questo modo i lavori vengono eseguiti senza alcun esborso da parte del cittadino. Sarà l’impresa che ha effettuato gli interventi, in questo caso, a vedersi riconosciuto un credito di imposta pari al 110% dell’ammontare dello sconto applicato;
  • cedere il credito a un soggetto terzo (es. istituti finanziari o assicurativi), pagando un importo ridotto dei lavori.

Superbonus 110%: come fare per partire

Per poter avviare l’iter che porterà a usufruire dell’Ecobonus, la prima cosa da fare è verificare con l’aiuto di un tecnico abilitato quali tra gli interventi che si vorrebbero eseguire rientrano effettivamente all’interno della misura.

Sarà lui a rilasciare l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), per certificare, prima e dopo i lavori, il miglioramento di almeno due classi energetiche portato dagli interventi.

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